Rapporto biunivoco tra componenti climatiche e progetto
di Ivana Carbone
in: Architettura ecosostenibile (rubrica), CaseArchitetture, 2013 – Edizioni dell’Anna, Roma
Nell’approfondire il concetto di stretta connessione tra architettura ecosostenibile e contesto espresso nella stessa rubrica di Case Architetture 2012, diventa fondamentale la definizione delle componenti climatiche che caratterizzano una località. Se si pensa infatti agli insediamenti in ambito mediterraneo che, sin dall’antichità, sono stati scelti in funzione delle caratteristiche fisico-climatiche, si comprende quanto il clima sia l’espressione di un’intera cultura.
Il bacino del Mediterraneo, pur nell’intrigante commistione di caratteri, può essere identificato per il suo clima e per l’articolazione del paesaggio, dove molte delle soluzioni architettoniche, nonostante l’assenza di strumenti tecnologici, ci appaiono “implicitamente” bioclimatiche.
Quel costruito che sembra spuntare dal suolo con i caratteri del contesto, che interagisce con le componenti esterne, e in particolare climatiche, mescolandosi al paesaggio presuppone l’inscindibile rapporto che ha reso possibile la vita sul pianeta, anche laddove gli agenti esterni fisici o i contesti ambientali in genere sono estremi. E non è un caso che i contributi scientifici più recenti sulle condizioni per la qualità e la vivibilità degli spazi urbani siano di matrice nord-americana.
Ora che ci sono ben altri supporti, soprattutto in termini di conoscenze tecnico-scientifiche, ci si potrebbe avvalere di un’analisi preliminare che consenta di configurare un progetto ecosostenibile per morfologia, orientamento e caratteristiche fisico-materiche, demandando il meno possibile all’utilizzo di impianti la regolazione delle condizioni di comfort termico. In ambito urbano, tra le variabili che regolano il microclima, si può intervenire su radiazione solare e vento, modulando nel progetto le configurazioni delle strade e delle piazze e soprattutto dell’edificato, senza trascurare il rapporto tra materiali e morfologia da cui dipende il comportamento energetico delle superfici.